Storia

Nel Neolitico circa 8000 anni fa, in Marocco  già si parlava la lingua berbera, ed  il Nordafrica era molto meno arido dei tempi attuali,  l’agricoltura era molto florida e le popolazioni indigene e gli immigrati, potevano crescere e moltiplicarsi bene ed in pace.

LA MAURETANIA TINGITANA

Era una provincia romana situata nel Maghreb e si estendeva con la parte settentrionale dell’attuale Marocco, tra Gibilterra fino ad una parte dell’Algeria, fino a Sala Colonia e Volubilis, al sud fino al fiume Mulucha,  capitale:  Volubilis; oggi divisa tra il Marocco e l’Algeria  abitata dai Mauri.

Il Regno è stato indipendente dal 4° secolo a.C. e subì la forte ingerenza di Cartagine; i romani la assoggettarono i  seguito all’assassinio  dell’ultimo re Tolomeo  40 d.C. nel 42 a.C. divenne provincia della Mauretania Tingitana.  Dalla Spagna giunsero i Vandali che rimasera diversi secoli, sconfitti nel 533 dai Bizantini guidati dal Generale Belisario, morto a Costantinopoli nel 565 d.C.

VARIE DINASTIE DELL’ISLAM

Il Profeta Maometto nel 6° secolo  fece conoscere l’Islam su tutto il territorio, ad eccezione delle popolazioni berbere presenti nel nord  del Marocco, fuggiti sulle montagne del Rif, del Medio ed Alto Atlante, raggiunti successivamente dal Sultano Moulay Hassan il quale partì con un esercito di 30.000 uomini (in pace) a parlare dell’Islam proprio a quelle popolazioni berbere fuggite.

Nel 683  il reame fù conquistato dalle guarnigioni di Uqba B. Nafi.

DINASTIA DEGLI IDRISIDI

Nel 788 al potere sale per la prima volta una dinastia araba: gli Idrisidi fondata  dallo sciita Idriss 1° il quale regnò fino al 984, loro diffusero l’Islam tra le popolazioni berbere; proprio sotto gli Idrissidi venne fondata la città più importante delle 4 Città Imperiali:  FES  (gemellata con Firenze)  dove fù  costruita la prima Università Religiosa del mondo: AL- QARAWIYYIN. Fes divenne un centro culturale, religioso e commerciale tra i più importanti del mondo arabo.

GLI ALMORAVIDI

Provenienti dal Sahara occidentale, nel 11° secolo il capo dei Lamtuna (oggi denominati uomini blu per il colore della loro pelle, dovuto  dal velo di colore indaco, che copre il viso ed i capelli, dalla sabbia e dalle intemperie)  si rivolse al capo religioso: Abd Allah Ibn Yassin  per  costruire e fonadre un “ribat” (convento fortificato o  Ksar)  per praticare l’obbedienza alla lettura alla parola ed ai precetti del Corano in Mauritania, trovò immediatamente adepti ovunque e fondò un esercito molto potente di neo-convertiti, alla conquista di altri territori; Yusuf Ibn Tashfin sconfisse Ibn Yasin, morto in combattimento, Yusuf  fondò Marrakech nel 1060. Tra il 1063 e il 1082 lavorò in modo incessante per unificare il Marocco e l’Algeria occidentale; nel 1086 principi arabi di Al-Andalus  aiutarono Ibn Tashfin  ad andare contro Alfonso 4° di Castiglia al quale infisse una sonora sconfitta  a Sagrajas non lontano da Badajoz. Yusuf aiutato dal re di Siviglia, Granada, Malaga e Badajoz, divenne signore dell’Andalusia. Yusuf Ibn Tashfin soddisfatto di aver vinto tante battaglie in terra  castigliana, nel giugno 1098 tornò per sempre a Marrakech, lasciando al figlio  Ali Ibn Yusuf continuare la guerra.  Non riusci a sconfiggere del tutto i cristiani al comando del Cid, questo fù l’apogeo  raggiunto dagli Almoravidi, nel 1106 Ibn Tashfin morì  all’età di 100 anni  a Marrakech.  Gli succedette:  Ali B. Yusuf b. Tashfin consolidando l’Impero almoravide, ma si scontrò con i cristiani in Andalusia e con l’agitazione degli Almohadi berberi, ostili alla dottrina Malikita  che predicavano la guerra santa contro gli Almoravidi.-  I popoli Almohadi erano in piena agitazione  nel 1145 il suo successore: Tashfin Ibn Ali morì cadendo in un precipizio mentre fuggiva  dopo una sonora sconfitta vicino ad Orano. La conquista di Marrakech nel 1147 vidde la fine della  dinastia  degli Almoravidi.

GLI ALMOHADI

Regnarono fino al 1269, costruirono la famosa KOUTOUBIA  monumento simbolo di Marrakech  visibile da ogni parte della città. Anche loro di origine berbera controllavano un territorio molto vasto, oltre al Marocco: Algeria, Tunisia e Libia, anche alcune regioni del Portogallo, della Spagna.Originari del Sous (anti Atlante)  Muhammad Ibn Tumart della tribù berbera dei Masmuda convinto sciita, osteggiò la scuola  “madhhab”  malilikita imposta  dagli Almoravidi; fù cacciato verso l’Alto Atlante, per aver causato disordini, egi organizzò una forte comunità militare religiosa quale intento:  creare un Islam più duro  per meglio indottrinare il popolo alla religione dell’Islam. Gli succedette il suo luotenente Abd al-Mu Min un berbero dell’Algeria  spietato e militare di prim’ordine. Alkla morte di Ibn Tumart nel 1128,  tenne segreta la sua morte, sotto il suo comando  furono conquistate: Tlemcen.Fes e Marrakech. I suoi domini si estendevano piano piano  fino ad arrivare  all’insieme del magreb, Cordoba nel 1148 e di Granada nel 1154.  Si proclamò Califfo  e comandante assoluto imponendo il principio di ereditarietà dinastica, così permise al figlio Abu Ya’qub Yusuf  di succedergli  nel 1163 fino al 1184. anche suo figlio Abu YUSUF Ya Qub al-Mansur  (1184-1199) terzo califfato, nel 1195 sconfisse Alfonso 7° di Castiglia nella battaglia di Alarcos.

I MERINIDI

Erano  nomadi del nord del Sahara, la Madrasa Abu Inania  di Fes costruita dal Sultano Merinide Abu Inan Faris è uno dei monumenti tra i più importanti costruito sotto il loro sultanato.

Dal 1229 si imposero agli Almohadi dell’Algeria, della Tunisia  e della Tripolitania, arrivando fino al Maghreb; dopo la disfatta degli Almohadi  anche   per l’unione degli eserciti aragonesi, castigliani, navarresi e portoghesi, i Merinidi arrivarono a  dominare,  grazie a queste alleanze la parte occidentale del Maghreb Mediterraneo, si estesero verso  il Rif e le coste dell’Oceano Atlantico con le città  di Fes e Taza  in meno di 45 anni; con la presa di Marrakech, nel 1269 posero fine definitiva alla dinastia Almohade. Dal 1275 i Merinidi dovettero lottare contro gli attgacchi dei regni cristiani della penisola iberica, partecipando attivamente alle lotte dei Nasridi comandate dal Sultano di Granada.  Nel 15° secolo vollero andare alla conquista della penisola iberica, senza riuscirci, infatti furono fermati al Rio salado, detto anche Tarifa, unitamente al Sultano di Granada Yusuf I°, per questa disfatta dovettero abbandonare per sempre la penisola iberica.

Il 1258 iniziò la decadenza della dinastia Merinida con l’uccisione da parte di un suo visir, di Abu Inan Faris, questa morte diete coraggio ai cristiani i quali iniziarono la conquista di una parte del Maghreb, permettendo loro di installarsi sulle coste del Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico. La famiglia  dei Visir Banu Wattas o wattasidi, eliminarono definitivamente ogni traccia  dei Merinidi con il sopravvento della Dinastia dei Wattasidi sulle regioni  attuali del Marocco.

I WATTASIDI

Succeduti ai Merinidi, fallirono nel contrastare  l’avanzata degli europei nel continente africano per questo motivo Melilla cadde in mano spagnola, tuttora enclave della Spagna. 

Questa situazione dette forza alla dinastia dei Sadiani

I SAADIANI

Il fallimento dei Wattasidi  dette  coraggio e forza alla nuova Dinastia dei Saadiani, nel 1541 ad Agadir, sconfissero i portoghesi fermando loro l’espansione in Marocco, e nel 1554 succederono in modo definitivo ai Wattasidi, per la discendenza diretta del Profeta; nel 1578 la sconfitta dei portoghesi nel Maghreb, pose fine al dominio portoghese.  Seguì un lungo periodo di pace  e stabilità dei popoli del magreb, molti monumenti importanti furono costruiti che si possono ammirare nel loro splendore fino ai nostri tempi moderni.

DINASTIA DEGLI ALAWIDI

Il 1660 ha visto la nascita  della Dinastia degli Alawidi, discendenza diretta del Profeta, attraverso la figlia Fatima ed il cugino Ali, suo consorte e sunniti e non sciiti, ancora oggi al potere del reame della discendenza scerifiana con il titolo di “Moulay” che li ha portati a lottare fino alla indipendenza del Marocco.  Moulay Ismail  regnò dal 1672 al 1727  combattendo strenuamente tutti gli europei, togliendo loro tutti i porti più importanti.

IL COLONIALISMO

La Francia, la Spagna e Gran Bretagna, iniziarono ad invadere le coste dell’Oceano Atlantico, e quelle del Mediterraneo,  facendo di Tangeri  zona franca internazionale.

Durante il 19° secolo, il Sultano del Marocco cercò  inutilmente di cacciare gli spagnoli da Ceuta e Melilla, la Spagna reagì violentemente annettendo Tetouan nel 1860, facendo pagare ingenti somme di danaro quale riparazione danni della guerra.  Il 20° secolo la Francia  inizia ad occupare territori in Marocco,  contrapponendosi alle conquiste della Spagna, nel 1904, con l’avallo della Gran Bretagna (che ottenne in cambio Gibilterra) decisero di dividersi la sfera d’influenza del Maghreb, la  Germania  si oppose danda aiuto al sultanato per contrastare i francesi, producendo la famosa crisi di Tangeri e costa nord del Marocco; questo caos terminò con la conferenza di Algesiras del 1906, dando mandato ad un controllo internazionale sul Marocco, per proteggere gli affari e scambi degli europei.  Nel 1908 Mulay Abd al-Aziz  fù deposto per non essere stato in grado di fermare le potenze europee, dalle forze del sud del reame,  e dagli Ulamà di Fes, i quali fecero saliresul trono il fratello Mulay al-Hafiz.   1911 scoppiò la crisi del Sous, ad Agadir iniziò lacrisi delle potenze europee: di Francia e Germania, quest’ultima pronta alla guerra, ma vinse la diplomazia i tedeschi riconobbero il protettorato francese, in cambio la Francia dette via libera alla Germania sul Camerun.  Nel 1912  il trattato di Fes con il Sultano alawide  Abd al-Hafiz  che accettò di riconoscere la condizione di protettorato del Marocco, di fatto  riconoscendo la colonia francese, ma la Spagna aveva il controllo di Ceuta e Melilla, Tarfaya il Rif ed Ifni.    Yusef Ben Hassan successe al fratello Abd al-Hafiz al potere.

Migliaia di francesi  vennero ad insediarsi in Marocco, molte città, strade, porti e dighe furono costruite  dai transalpini, sotto il comando del famoso governatore Lyautey.

I marocchini reagirono violentemente alla occupazione soprattutto  dei francesi, la Francia anche reagì fortemente occupando Agadir e Marrakech, mettendo in atto repressioni forti e spietate. I francesi riuscirono a controllare le città, non le campagne; nel 1920  ci fù la rivolta delle tribù del Rif, furono uccisi più di 14.000  soldati spagnoli, iniziando di fatto alla Repubblica del Rif indipendente dalla Spagna, alla guida il condottiero Abd el-Krim; anche la Francia per sedare le rivolte, inviò più di 90.000 soldati, i morti nelle fila francesi furono 30.000 unità.

Yusuf morì nel 1927 il successore fù il figlio Mohammed Ben Yusef, salendo al trono quale: MOHAMMED V.  La Francia aveva il controllo amministrativo come aveva imposto con il modello applicato in Alògeria, riconosceva le diversità delle popolazioni e tribù berbere, la Francia fù accusata di spaccare il reame in due parti. 

INDIPENDENZA E FINE DELLA COLONIZZAZIONE DEL MAROCCO

Mohammed V  nel 1943  fondò il partito nazionalista Istiqlal, Allal al-Fasi  esponente di grido del partito che puntava dritto alla indipendenza dalla Francia. Al termine della guerra, il partito Istiqal chiese agli USA ed alla Gran Bretagna pieno appoggio per l’indipendenza, nel 1956 il Marocco ebbe l’indipendenza, anche per la crisi che la Francia attraversava, con i problemi con l’Algeria e l’Indocina; Tangeri fù restituita alla sovranità del Marocco nel 1956, Tarfaya nel 1958 e per Sidi Ifni nel 1969.  Mohammed V tornò dall’esilio il 16 novembre  1955, riconosciuto come legittimo Sultano. Nel 1957 Mohammed V assunse il titolo di Re in sostituzione di Sultano.

Alla morte avvenuta il 28 febbraio 1961, gli succedette il figlio con il nome di Hassan II.

Il 23 luglio 1999 il Re Hassan II  morì, gli succedette il figlio che prese il nome di Mohammed VI.